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PARCO VEICOLI

La storia dell’ambulanza inizia prima dell’arrivo dell’automobile. Nel 13° secolo, grazie all’ Arciconfraternità della Misericordia di Firenze, si costitui la prima istituzione di soccorso organizzato. Per i suoi servizi di soccorso il soccorritore indossava un cappuccio (detto buffa). Il primo strumento che si conosce adibito a trasporto di malati fu la zana, una specie di gerla dentro la quale si metteva l’infortunato. L’ammalato veniva adagiato disteso dentro una sorta di cassone, oppure semi seduto su una portantina. Inentrambi i casi si collegavano le pertiche per il trasporto e veniva poi trasportata a spalla. Negli anni successivi e fini al 1700 fu utilizzato il cataletto a mano. Nella seconda metà del 1400, Isabella di Spagna istitui per il suo esercito delle formazioni sanitarie mobili, al seguito dei combattenti, chiamate “ambulancias”

Fiat Ambulanza TIPO 2 – 1910

La Tipo 2 ambulanza è il primo modello di ambulanza utilizzata per scopi militari (a due barelle). Questo modello iniziò la sua attività durante la campagna di Libia del 1911.
La Tipo 2 ambulanza ebbe un ruolo notevole nella storia del trasporto sanitario militare durante la 1^ Guerra Mondiale. Rimase in servizio fino al 1930.

Altre Nozioni

La storia dell’ ambulanza inizia prima dell’arrivo dell’automobile. Nel 13° secolo, grazie all’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze si costituì la prima istituzione di soccorso organizzato, di ispirazione cristiana, merito da attribuire alla Misericordia fu proprio quello di utilizzare personale laico e volontario per i suoi servizi di soccorso. Il soccorritore indossava un cappuccio (detto buffa). Il primo strumento che si conosce adibito a trasporto di malati fu la zana, specie di gerla dentro la quale si metteva l’infortunato. L’ammalato veniva adagiato disteso dentro una sorta di cassone, oppure semi seduto su una portantina. In entrambi i casi si collegavano le pertiche per il trasporto e veniva poi trasportata a spalla. Negli anni successivi fu utilizzato il cataletto a mano Và detto però che fino al 1700, il sistema del cataletto fu il più diffuso per il trasporto di ammalati in tutto il mondo.
Il termine ambulanza, derivante dal latino ambulare, nella seconda metà del 1400, Isabella di Spagna istituì per il suo esercito delle formazioni sanitarie mobili, al seguito dei combattenti, chiamate “ambulancias”.
Ambroise Pare’ (1510-1590), un chirurgo militare francese, fu il primo ad organizzare i soccorsi durante le battaglie.
Il barone Dominique Jean Larrey (1766-1842), chirurgo capo della Grande Armée di Napoleone Bonaparte. ampliò il concetto di Parè e nel 1792 iniziò a progettare la sua “ambulanza volante”. Chiamata cosi’ in quanto veniva schierata come l’artiglieria volante; fu il primo mezzo adibito al trasporto dei feriti, con criteri di costruzione che prevedevano un sistema ammortizzante e migliori condizioni igieniche, inoltre la sua grande intuizione fu che un intervento rapido avrebbe consentito di salvare piu’ vite senza attendere la fine della battaglia per recuperare i superstiti come avveniva solitamente a quel tempo
Il sistema di soccorso dei francesi fu completato da Percy, collega di Larrey, che ideo’ un carro chiamato wurst con il quale i chirurghi seguivano le ambulanze e vennero inoltre creati i corpi di barellieri ed infermieri. Questo sistema fu messo a punto e presentato a Napoleone ed al suo Stato Maggiore nel 1797 a Udine, al termine della Campagna d’Italia.
Un altro contributo venne dagli inglesi che, dovendo amministrare numerose colonie, svilupparono sistemi di soccorso su terreni di ogni tipo utilizzando ora il mulo ora il dromedario.
A partire dal 1864, i Prussiani, in guerra con la Danimarca, utilizzarono le lettighe a ruote, leggere ed in grado di essere gestite anche da un solo soccorritore.
Durante la terza guerra d’indipendenza (1866) si cominciarono a diffondere in Italia carri ambulanza, che portavano fino a cinque feriti,grazie alla progettazione del medico Agostino Bertani.
Il successivo perfezionamento e allestimento delle ambulanze fu merito del torinese Alessandro Locati che fra il 1870 e il 1880 avrebbe guadagnato fama anche oltre oceano affermandosi ad esempio alla mostra di Filadelfia del 1876.

Cominciavano a nascere in tutto il mondo le prime associazioni di volontariato:
A Cincinnati nel 1865 era attivo un servizio di ambulanze
In Europa nacque nel 1882 la St. Andrews Ambulance Association che operava in Scozia
Nel Regno Unito dal 1887 nasce a St. John Ambulance Brigade.
Nel 1881 a Vienna grazie al barone di Mundy, nacque l’Associazione dei Volontari del Soccorso di Vienna.
Nel 1881 in Germania, Esmark, chirurgo di Kiel, fondò l’Associazione dei Samaritani.
Nel 1889 H.L. Bischoffsheim fondò a Londra l’Hospital Association Street Ambulance Service, i policemen di servizio provvedevano al soccorso per tutta la città.

Grazie alla tecnologia i mezzi andavano sempre migliorando. durante le varie guerre e poi in seguito si sono usate e sono state migliorate le ambulanze fino a diventare negli anni sempre più dei centri mobili di rianimazione mentre si iniziavano a praticare sul posto manovre di stabilizzazione e terapia precoce. Nel 1981 Rick Kendrick, volontario californiano, ideò il KED per il salvataggio di vittime incidentate.
In Italia oltre la Misericordia nascevano le pubbliche assistenze.
E la seconda metà dell’800 vide il fiorire di nuove associazioni di volontariato, laiche o religiose, e vide il primo congresso nazionale a La Spezia nel 1892.
Dal dopo guerra (prima guerra mondiale) si svilupparono i sistemi di segnalazione: negli Stati Uniti erano già usate le sirene mentre in quasi tutta Europa ed in Italia le ambulanze si segnalavano con la croce che si accendeva sul tetto. Dal 1959, in Italia iniziò a comparire per obbligo di legge il lampeggiante blu.
Negli Stati uniti nel 1968 venne istituito il 911 quale numero unico per le chiamate d’emergenza
La Star of Life fu utilizzata quale simbolo degli EMS (Emergency Medical Service) e più tardi divenne simbolo internazionale dell’emergenza. I mezzi diventarono negli anni sempre più dei centri mobili di rianimazione mentre si iniziavano a praticare sul posto manovre di stabilizzazione e terapia precoce.
Il simbolo internazionale di soccorso (detto anche Star of life o Stella della vita) è il simbolo che si trova in tutti i mezzi civili di soccorso medico.
È formata da una croce azzurra con sei braccia con all’interno un bastone con un serpente attorcigliato il cosiddetto bastone di Asclepio.
Negli anni Sessanta, negli Stati Uniti, i mezzi di soccorso vennero modificati e fece la sua comparsa una croce arancione, denominata Omaha orange cross. La possibilità di confondere il nuovo simbolo con quello della Croce Rossa innescò una protesta da parte dell’associazione stessa che riuscì a far modificare il simbolo. Il nuovo simbolo diventò una croce azzurra con sei braccia. Nel 1973 a questo simbolo si unì il bastone col serpente.

Ogni braccio della croce ha un ben determinato significato:
1. ricezione della chiamata di soccorso
2. invio del mezzo
3. arrivo sul posto
4. primo trattamento
5. cure durante il trasporto
6. arrivo al centro medico

Il 118 è il numero telefonico attivo in Italia per la richiesta di soccorso medico per emergenza sanitaria. È un numero unico nazionale, attivo 24 ore su 24 e sette giorni su sette, gratuito su tutto il territorio, sia da telefoni fissi che mobili.
È stato istituito con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 467600 del 27 marzo 1992.
Il primo nucleo 118 è nato a Bologna, il 1 giugno 1990 in occasione dei mondiali di calcio. Il nucleo fu costituito intorno ad uno dei gruppi di pubblica utilità che più si erano distinti per efficienza e organizzazione, “Bologna Soccorso”.
Bologna Soccorso era nata nel 1980, all’indomani della Strage della Stazione di Bologna.

Il resto è’ storia dei nostri giorni, dove le ambulanze sono vere e proprie cliniche mobili attrezzate anche per fare piccoli interventi chirurgici.